ASD PORTUENSE ETRUSCA – ONLY SPORT ALFONSINE FC 2-0

Fabio Pagani

ASD PORTUENSE ETRUSCA: 1Piazzi, 2Zuari, 3Ambrosecchia, 4Gessoni ©, 5Marcolini, 6Pavinato, 7Duò, 8Minarelli, 9Vallesani, 10Frustaglia, 11Colombani. A disp.: 12Stracuzzi, 13Buriani, 14Trotta, 15Schincaglia, 16Rasmi, 17Franceschini, 18Zamuner. 19Buoso, 20Biasini. All. A. Skabar.

ONLY SPORT ALFONSINE FC: 1Bonazza, 2Caroli, 3Converti (60’ 16Laghi), 4Selva (70’ 17Botti), 5Cassani ©, 6Bolognesi, 7Bonzi (48’st. 13Bandini), 8Francesconi, 9D’Amico, 10Morelli, 11Nipolli (80’ 15Bellenghi). A disp.: 12Zagatti, 16Laghi, 18Sinani, 19Carioli, 20Corrado. All. A. Fiorentini.

Reti: 47’st., 97’ Buoso.

Ammoniti: Selva.

Arbitro: sig. Maiolani di Faenza.

Un’occasione sprecata per come è andata la partita: OSA pericoloso a più riprese, Portuense cinica e fortunata a capitalizzare. I biancazzurri tornano da Portomaggiore con una sconfitta balorda, avendo prodotto molto senza, purtroppo, raccogliere quanto meritato.

La partita. Dopo 40 secondi, Nipolli ha la chance per sbloccare il match ma, solo davanti a Piazzi, mastica il pallone che finisce docile fra le braccia del portiere di casa. Al 10’, dopo un buon avvio OSA, Frustaglia può portare in vantaggio i portuensi, ma Bonazza è superbo e sventa in corner la conclusione del numero 10 rossonero. Seguono venti minuti senza molte emozioni, nei quali il gioco è stagnante e bloccato: Portuense comunque ficcante sulle fasce, soprattutto a sinistra, dove Ambrosecchia spinge e riesce più volte a crossare dal fondo. Al 32’, ancora Nipolli che, da posizione defilata, conclude centralmente. Al 40’, OSA vicinissimo al gol: Morelli tira a botta sicura, Piazzi è battuto, ma Marcolini salva sulla linea in tuffo di testa. Occasione colossale per uno sfortunato Only Sport. Si va al riposo sullo 0 a 0.

In avvio di ripresa, doccia fredda per i biancazzurri: Cassani perde un brutto pallone nei pressi della propria area di rigore e il neo-entrato Buoso ne approfitta incrociando la conclusione vincente sul secondo palo. Bonazza è battuto e Portuense avanti 1 a 0. Il gol taglia le gambe agli alfonsinesi, che provano la reazione: al 55’, i ragazzi di Fiorentini cincischiano in area portuense e la chance sfuma. La partita poi si incanala sui binari del nervosismo, tant’è che Selva, già ammonito e molto su di giri, viene sostituito da Bandini che, al 60’, potrebbe gonfiare la rete, ma calcia alle stelle da ottima posizione. Al 70’ è la volta di D’Amico, ipnotizzato dall’ottimo portiere Piazzi, uno dei migliori in campo. OSA un po’ confusionario nella gestione del gioco, perde diversi palloni, ma resta comunque pericoloso: è ancora Bandini ad andare vicino al gol, senza fortuna. 82’, ottima discesa di Caroli sulla fascia destra, fendente incrociato sul palo lungo: fuori di un niente. Nel concitato finale, la Portuense fa capolino dalle parti di Bonazza con Minarelli: botta violenta, il portiere biancazzurro smanaccia sulla traversa, sfera che torna in campo sui piedi di Buoso, lesto ad insaccare. È il 97’ e cala il sipario su una partita nella quale l’OSA ha molto da recriminare; la dura legge del calcio, però, non fa sconti e premia sempre chi è più cinico e concreto.

Ora si volta pagina e si pensa alla prossima partita: sabato 27, alle ore 15.30, arriva il Cotignola (oggi 2 a 2 in casa contro il Consandolo) al Brigata Cremona.

Nelle parole del dirigente Alex Savioli tutto il rammarico per come è maturata la sconfitta di Portomaggiore: “Purtroppo non raccogliamo quanto abbiamo seminato. Conto tre soli tiri in porta della Portuense nell’economia di una partita tirata e, a tratti, confusionaria. Noi siamo stati sfortunati, ma questa non vuole essere una giustificazione. Certo, usciamo con le ossa rotte da questa sfida nella quale abbiamo veramente sprecato tanto. Abbiamo tenuto molto bene nel primo tempo, nel quale avremmo senz’altro meritato di andare avanti almeno di un gol: è un vero peccato”.

di Fabio Pagani

(c) Riproduzione riservata

Nella vita sono insegnante e giornalista ed è proprio quest'ultima qualifica che voglio mettere a frutto con il progetto di "Reti Bianche": parlerò di calcio, ma anche degli altri sport, dando alla narrazione un taglio sia tecnico che storico e culturale. Spero mi seguirete perchè lo sport è metafora della vita: "si ama quello che colpisce e si è colpiti da ciò che non è ordinario" (Aristotele)

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